Italia, la famiglia di Andrea Manfredi farà causa alla Boeing: “Vogliamo venga fatta chiarezza”
Un anno fa, un incidente aereo in Indonesia spezzava la vita di Andrea Manfredi, ex corridore della Bardiani-CSF. Il 26enne, che aveva abbandonato l’attività agonistica al termine del 2016, era rimasto nel mondo del ciclismo fondando l’azienda Sportek, diventando sponsor e fornitore di alcune importanti squadre del panorama ciclistico italiano. Il 29 ottobre 2018, però, il Boeing 737 della compagnia Lion Air sul quale viaggiava il ragazzo è precipitato in mare poco dopo la partenza da Giacarta, uccidendo tutte le 189 persone che erano a bordo. Ora, 365 giorni dopo, il Corriere della Sera riporta che la famiglia di Andrea Manfredi ha deciso di fare causa alla Boeing, dopo che il rapporto finale dell’inchiesta sull’incidente ha evidenziato delle responsabilità del colosso aerospaziale statunitense.
I legali, infatti, accusano la Boeing di aver venduto un aereo difettoso e di averlo consegnato alle compagnie senza far sapere che vi era installato il sistema anti-stallo, un sistema che erroneamente faceva andare verso il basso il muso del velivolo perché riceveva informazioni sbagliate da un sensore esterno. Inoltre, l’azienda americana viene accusata di non aver spiegato ai piloti come spegnere quel sistema e di aver costruito un software che privilegiasse il computer nei “conflitti” con l’uomo. Con questa causa, l’unica che ci sarà negli Stati Uniti (gli altri contenziosi verranno infatti discussi nei tribunali indonesiani a causa della nazionalità delle vittime), i genitori di Manfredi sperano che il figlio possa diventare il paladino di tutti coloro che sono deceduti in quel volo: “Vogliamo venga fatta chiarezza, il mondo deve sapere cos’è successo, l’incidente era evitabile“.
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